Quarta prova da leader per il chitarrista indonesiano, che qui torna alla guida del gruppo Ethnomission, dopo la brillante parentesi in trio Tribal Dance.
Confermando quanto già aveva lasciato intravedere nel precedente disco, Tohpati mostra ormai una scrittura matura, equilibrata nelle sue componenti prog ed ethno, senza disdegnare a tratti una lineare cantabilità, come nella title track.
Restano dal punto di vista strumentale, quali note caratteristiche, gli accurati giochi poliritmici, e la predilezione per un certo colore scuro e corposo, nella scelta dei timbri della sei corde elettrica; più brillante invece il suono scelto sul versante “acustica”, come in Rancak, dove la fluidità del solo è davvero rimarchevole.
TOHPATI guitar
INDRO HARDJODIKORO bass
DIKI SUWARJIKI suling bamboo flute, tarompet
ENDANG RAMDAN kendang percussion
DEMAS NARAWANGSA drums
Czech Symphony Orchestra, conducted by Michaela Ruzickova
(track 1)
1. Janger (6:29)
2. Tanah Emas (5:17)
3. Pelog Rock (5:27)
4. Mata Hati (6:36)
5. Berburu (6:42)
6. Rancak (4:33)
7. Reog (6:51)
8. Pangkur (4:32)
9. Amarah (5:01)