AU9069
Gruppo in attività da otto anni circa, Hobby Horse realizza una produzione assai valida, vero e proprio collettivo sonoro nella totale parità dei ruoli assegnati ai tre musicisti, anche se è il sassofonista Dan Kinzelman a rivestire il ruolo di principale compositore.
Ostinati loop elettronici a sostegno di materiali tematici spesso scarni ed essenziali, e grande attenzione allo sviluppo delle parti solistiche, con particolare enfasi del lavoro percussivo-creativo di un eccellente Stefano Tamborrino.
I brani prendono forma per progressivo accumulo, più spesso energetici ma anche sommessi e meditativi (Cascade), capaci di inaspettati spunti di lirismo come nel finale di Buckle, ma sempre comunque innervati da una opportuna pulsazione ritmica.
Oltre ai pregevoli originali, i tre si/ci concedono il piacere di ascoltare una bella versione di Born Again Cretin, con annessa voce registrata del maestro Wyatt. E a chiudere il tutto, la lenta, profonda e tribale Amundsen va a sfociare nella poderosa costruzione Evidently Chickentown, che prendendo le mosse dall‘incalzante rap di John Cooper Clarke sviluppa una ipnotica e lunghissima sequenza minimalista, richiamando alla memoria il seminale Come Out di Steve Reich.
- 01 1 Helm
- 02 2 Salsa Caliente
- 03 3 The Go Round
- 04 4 Cascade
- 05 5 Buckle
- 06 6 Born Again Cretin
- 07 7 Amundsen/Evidently Chickentown
Dan Kinzelman tenor saxophone, clarinets, electronics, voice
Joe Rehmer basses, electronics, voice
Stefano Tamborrino drums, electronics, voice