Archivi tag: dewa budjana

Dewa Budjana – Naurora

MJR 115

Pur trovandosi nella intrinseca difficoltà di produrre da remoto, in quanto artista abituato a registrare live in studio con i musicisti, l’axeman indonesiano Dewa Budjana riesce a scavalcare le frontiere e i limiti fisici imposti dalla pandemia, confezionando un prodotto brillante e fresco.

I solo del leader sono a tratti memorabili, bilanciati al meglio fra tecnica e ispirazione, e misurati anche nella durata; e invero fenomenale è anche l’astro nascente Mateus Asato, a cui è affidato il solo in Swarna Jinga.

La pacata ballad Kmalasana , perfetto esempio di mix fra asian music e prog-fusion nello svolgimento tematico , evolve poi con un clamoroso omaggio a David Gilmour nella parte centrale.

Sabana Shanti è caratterizzata dall’elegante intervento al sax soprano del sempre grande Paul McCandless, al quale è giustamente concesso ampio spazio, sia nello sviluppo del tema che del successivo solo, al quale segue un efficacissimo intervento pianistico di Joey Alexander.

Oltre ai già citati ospiti “eccellenti”, opportuno citare anche la presenza di altre prestigiose firme, come quella del pianista Gary Husband e dei drummers Dave Weckl e Simon Philips, sempre efficacissimi nei loro break percussivi.

Naurora; Swarna Jinga; Kmalasana; Sabana Shanti; Blue Mansion

Dewa Budjana guitar, soundscapes, all composition

Simon Phillips and Dave Weckl drums;

Carlitos Del Puerto, Jimmy Johnson and Ben Williams bass & upright bass;

Gary Husband and Joey Alexander piano;

Paul McCandless soprano sax;

Mateus Asato guitar solo on Swarna Jingga.

Recorded remotely during the pandemic in 2020 and 2021

Dewa Budjana – Mahandini

https://dewabudjana-moonjunerecords.bandcamp.com/album/mahandini-hd

Con le tipiche progresssioni armoniche che caratterizzano la sua personalissima fusion, fra progressive europeo e stilemi della terra d’origine, l’axeman indonesiano Dewa Budjana arricchisce la sua discografia con la recente uscita Mahandini.

Il potente e nuovo quartetto base garantisce, come nelle precedenti prove, un giusto mix fra eleganza e corporeità del suono, con esiti in più punti trascinanti, come in Queen Kanja, con un penetrante guitar solo e la conclusiva spumeggiante esibizione di virtuosismo konnakol del bassista Mohini Dey; e nella successiva Hyang Giri, con la vocalità della javanese Soimah Pancawati a caratterizzare con un esotismo non di maniera il brano, riuscendo nel contempo ad integrarsi pienamente con le folate pianistiche di Jordan Rudess (già Dream Theatre e LTE, giusto per gradire…) e la pulsazione ritmica, dove è ancora Mohini a sfoggiare eccellente groove e tecnica già sopraffina.

ILW è carattterizzato dall’ulteriore ospitata di rilievo data da Mike Stern, che firma col suo inconfondibile stile “pentatonico” il primo dei due guitar solo che danno sostanza al brano.

E, last but not least, in testa e in coda due pezzi dove il vocalist è una autentica sorpresa nel contesto, ovvero John Frusciante, tipica e tormentata figura di rock hero come di più non si potrebbe. Molto bello e ben riuscito soprattutto il brano d’apertura, Crowded, malinconica ballad che con il suo andamento misuratamente epico ben si attaglia ai mezzi tecnici della star newyorkese.

1.
2.
3.
4.
Jung Oman 06:52
5.
6.
Mahandini 08:17
7.

Dewa Budjana (guitars), Jordan Rudess (keyboards), Mohini Dey (bass guitar, konnakol), Marco Minnemann (drums). Special guests: John Frusciante (vocals on 1 and 7), Mike Stern (guest guitar soloist on 5 ), Soimah Pancawati (vocals on 3)

Freschi di stampa (Ottobre) _ Dewa Budjana – Zentuary

Funambolico chitarrista, ormai annoverabile tra le punte di diamante dell’etichetta di Leo Pavkovic, Deva Budjana realizza un progetto in grande stile, il più ambizioso della sua carriera, con il doppio album

Zentuary

spaziando con la consueta disinvoltura fra l’elettrico e l’acustico, il prog e l’etnico, ormai padrone di una ben definita cifra stilistica. Prestigiose le collaborazioni, in particolare quella di Jack DeJohnette alle bacchette, e dello stickman Tony Levin. E a completare la definitiva prova di maturità, due brani con la CZECH SYMPHONY ORCHESTRA diretta da Michaela Růžičková.

Power trio per due (part I)

Formazione di gran moda negli ultimi tempi, il classico trio rock (sezione ritmica + axeman). Ne abbiamo riprova in due recenti uscite della Moonjune: iniziamo qui parlando di Surya Namaskarcover_300p-wide, che vede in azione il potente deva Budjana, del quale si è già scritto a proposito del recente Joged Kahyangan. Continua a leggere Power trio per due (part I)