Nell’ambito del jazz festival DOUBLE SKY, doppio appuntamento per la serata conclusiva. In apertura, l’atipico duo formato dal trombonista Gianluca Petrella e dal vibrafonista percussionista Pasquale Mirra. Il materiale presentato è tratto dal recente lavoro discografico Correspondance. Il set, già rodato da numerose esibizioni precedenti, fila via intenso e scorrevole, forse ancora più coinvolgente rispetto alla prova in studio, dove numerose sono le collaborazioni di altri musicisti. La formazione in duo “puro” permette di certo maggiore libertà espressiva e improvvisativa, agevolata dal sapiente uso di elettronica e loop da parte di entrambi. Petrella è il solito mostro di intensità, intonazione e gusto, sempre in giusto equilibrio tra invenzione e suono più sostanziale e terragno. Ben sostenute dal lavoro percussivo di Mirra, le trame sonore spaziano fra l’Africa e il camerismo colto, fra l’immersione ipnotica nel suono puro e il riff che smuove il piede e la testa dell’ascoltatore. Un set conciso e riuscito, molto apprezzato dal pubbico presente.
