Jazz Engine SCOL4024
Un tributo al grande Kenny Wheeler, interamente composto dal pianista Alessandro Galati, che in forma di brevi frammenti alternati a composizioni più ampie ripercorre i tratti caratteristici delle scelte armoniche e del lirismo, aereo e nel contempo solido, che innervava le folate inconfondibili del musicista canadese.
Quasi a testimoniare l’unicità della voce strumentale del dedicatario, niente tromba e flicorno nell’organico: le linee melodiche sono affidate alla voce di Simona Severini e alle ance di Stan Sulzmann e Stefano Cantini , che disegnano una prestazione egregia già dall’apertura, con la paradigmatica KEN, e ancor più negli episodi estesi WHEEL, ER dove anche il leader mette in evidenza il suo fraseggio brillante, e NY, con un finale caratterizzato da uno dei rari cambi di passo, e successive fasi improvvisative a chiusura. Altri efficaci frammenti dal sapore “istantaneo” in e [#3].
Per il resto le atmosfere, spesso notturne e sommesse, sono rese con efficacia e procedono con pacata lentezza. Godibile e di classe anche il lavoro della sezione ritmica, con la cavata potente e nitida del fidato Ares Tavolazzi e lo sciolto sostegno percussivo di Enzo Zirilli, che si ritagliano anche un proprio spazio nell’episodio in duo y.
A chiudere nel modo più giusto questo bel tributo, il principale artefice del progetto appone a mo’ di firma il breve, ma davvero intenso, piano solo r.
2. k
3. e [#1]
4. n [#1]
5. NY
6. n [#2]
7. y
8. WHEEL
9. w
10. h
11. e [#2]
12. e [#3]
13. l
14. ER
15. e [#4]
16. r
Simona Severini – vocals
Stan Sulzmann – tenor saxophone
Stefano Cantini – soprano saxophone
Ares Tavolazzi – bass
Enzo Zirilli – drums