Archivio mensile:novembre 2011

Moraine – Metamorphic Rock (2011)

Registrato dal vivo al NEARfest 2010, questo disco è un compendio di due precedenti uscite, manifest deNsity, dal quale proviene buona parte della scaletta, e Views From Chicheng Precipice (a nome del leader Dennis Rea), qui rappresentato da una Disoriental suite di una decina di minuti. A completare l’ampio minutaggio, quattro inediti fra i quali spiccano la traccia d’apertura Irreducibile Complexity, vero e proprio manifesto programmatico, e The Okanogan Lobe, notevole per intensità e qualità dei solo.

A confronto col disco di riferimento di studio, questo Metamorphic Rock risulta, a nostro avviso, più potente e fluido. Anche il consistente cambio di line-up ed il ritocco nelle scelte timbriche, più “sporche” e cattive, gioca un ruolo importante nei diversi esiti. La dimensione live giova decisamente , e pur restando nel complesso fedeli all’impianto compositivo, i musicisti appaiono molto più sciolti e disposti al rischio,  fino a spingersi alle soglie del rumore in Uncle Tang’s…..., che mette in evidenza la potenza di fuoco sonora fornita dal sax di James DeJoje, uno degli assenti nelle versioni in studio.

Tirando le somme, quindi, un ascolto coinvolgente, un punto di partenza ideale per chi voglia approcciare l’universo sonoro di Dennis Rea nel suo versante più strettamente prog-rock.

metamorphic

Moonjune Records MJR040 (2011)

1. Irreducible Complexity (3:39)
2. Manifest Density (3:45)
3. Save the Yuppie Breeding Grounds (4:07)
4. Disillusioned Avatar/Dub Interlude/Ephebus Amoebus (10:25)
5.  Disoriental Suite (11:46):
a) Bagua
b) Kan Hai De Re Zi
c) Views from Chicheng Precipice
6. Kuru (4:31)
7. The Okanogan Lobe (7:36)
8. Uncle Tang’s Cabinet of Dr. Caligari (3:44)
9. Blues for a Bruised Planet (4:35)
10. Waylaid (5:31)
11.  Middlebräu (9:09)

Dennis Rea – guitar
Alicia DeJoie – violin
James DeJoie – baritone sax, flute, percussion
Kevin Millard –  8-string bass
Stephen Cavit – drums, percussion

Slivovitz – Bani Ahead

bani

Moonjune records MJR039 – 2011

Alla terza prova discografica, gli Slivovitz consegnano alle stampe Bani Ahead, anche stavolta un lavoro di buona qualità. La spumeggiante, ispirata e forse irripetibile baldanza dell’ottimo Hubris (nomen omen), lascia qui il posto ad una maggiore compattezza d’assieme. Permane una positiva attitudine ad esplorare e rielaborare percorsi di alta qualità, con un taglio personale ed uno “stile” ormai definito nei suoi tratti fondamentali: Balcani, Mediterraneo, jazz-rock e qualche spruzzo, più o meno conscio, di prog 70 e rock in opposition.

Tra gli episodi più riusciti, e per certi versi sorprendenti, due momenti meditativi: la parte centrale di Egiziaca, tromba echeggiante in stile Davis elettrico su tappeto chitarristico;  e Opus Focus, ben curato a livello compositivo, e  molto bello nel suo incedere cameristico.
Com’è ovvio, numerose le fasi ad alto tasso energetico: citiamo Cleopatra Through, con un bel solo centrale di Riccardo Villari e l’incalzante chiusura affidata al sax di Pietro Santangelo, la coinvolgente title-track (Dr. Nerve in salsa Bregovic?), e il febbrile ed angoloso sviluppo di 02-09, che mette in luce un intricato fraseggio chitarra-sax-tromba, incastonato fra un sommesso incipit ed una chiusura altrettanto diluita.
Ancora rilassato e disteso il brano finale, Pocho, che sa più di bossa che di tango (come ci si aspetterebbe dal titolo…), ma va bene così.

Alfonso Tregua

P.S. : se vi capitano a tiro, dal vivo sono energia allo stato puro…. non perdeteli

1. Egiziaca (6:57)
2. Cleopatra Through (5:23)
3. Fat (5:03)
4. Vascello (6:05)
5. 02-09 (5:37)
6. Opus Focus (3:51)
7. Bani Ahead (5:20)
8. Pocho (5:51)

Line-up / Musicians

– Domenico Angarano / Bass Guitar
– Derek di Perri / Harmonica
– Marcello Giannini / Guitar
– Salvatore Rainone / Drums
– Ciro Riccardi / Trumpet
– Pietro Santangelo / Tenor & Alto Sax
– Riccardo Villari / Violin